Strategie di Sviluppo Urbano Sostenibile: a Sondrio il progetto Monte Salute per il rilancio dell’ex ospedale psichiatrico.
Proseguono le attività di Regione Lombardia a sostegno della rigenerazione urbana, finanziate all’interno delle politiche di coesione europee: a Sondrio un caso di integrazione di politiche pubbliche comunali per il rilancio dell’area semiabbandonata.
Dopo l’emanazione di una legge ad hoc nel 2019, la legge regionale n. 18/19, e di due bandi dedicati nel 2021, il bando “Rigenerazione” ed il bando “Borghi”1, Regione Lombardia ha proseguito l’azione di contrasto alle disuguaglianze in ambiti urbani con uno stanziamento di oltre 200 milioni di euro a sostegno della rigenerazione urbana dei Comuni del territorio, a valere su fondi europei regionali 2021-2027, quali il PR FESR (Programma Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), il PR FSE+ (Programma Regionale del Fondo Sociale Europeo Plus) ed il Fondo di Sviluppo e Coesione2.
Le politiche di coesione europee sostenute dai Fondi, dunque, non promuovono finanziamenti solo per tematiche distinte, quali digitalizzazione, imprese, efficientamento energetico, green, ma anche per operazioni complesse di rigenerazione urbana: le SUS “Strategie urbane sostenibili”. Il bilancio di fine 2024 è positivo: un lungo percorso di co-programmazione tra Regione e Comuni ha portato alla definizione di Strategie approvate definitivamente a fine 2022 e alla successiva sottoscrizione di convenzioni attuative. La realizzazione dei progetti delle Strategie è avviata; alcuni già in fase di attuazione con l’apertura delle gare per l’assegnazione dei lavori.
Quattordici sono le SUS finanziate che interessano le città di Vigevano, Rho, Gallarate, Legnano, Cinisello Balsamo, Busto Arsizio, Sondrio, Pavia, Milano, Bergamo, Brescia, Cremona, Monza, Mantova. “Integrare” è la parole chiave dell’iniziativa regionale, con l’obiettivo ultimo della coesione sociale: politiche infrastrutturali con politiche sociali, soggetti istituzionali diversi, più destinazioni funzionali, ed ancora, il tessuto esistente con le nuove realizzazioni, infine integrare fondi da fonti di finanziamento diverse.
Un caso che risulta emblematico sotto questo punto di vista, è la rifunzionalizzazione dell’area dell’ex ospedale psichiatrico di Sondrio per un valore di più di 19 milioni di euro3. L’operazione prevista si riconduce al processo di recupero e trasformazione dei circa settanta complessi manicomiali italiani; quasi tutti ridestinati a funzioni pubbliche sanitarie o extra-sanitarie, molti si qualificano come esempi di rigenerazione virtuosi.
Luogo isolato e sospeso sulla città, un balcone di più di cinque ettari, in una posizione eccezionale dal punto di vista paesaggistico; immediatamente sotto il versante solivo terrazzato, immerso nel verde e a sbalzo sulla citta’. Un luogo unitario, denso di storia, dove luce, verde incolto, vecchi edifici scrostati dal tempo e la visione sulla valle ne sono gli elementi costitutivi, ma senso di abbandono e di un passato di sofferenza accompagnano la percezione del visitatore.
«Nel 1906 fu deliberata la costruzione del complesso manicomiale in località Moncucco presso Sondrio, che cominciò a funzionare sin dal 1909: sette padiglioni di degenza, due padiglioni di osservazione, due reparti "tranquilli", due reparti "semiagitati e agitati", un padiglione "isolamento" per i contagiosi, un edificio per gli uffici amministrativi con alloggio dei medici, e tutti i servizi (cucina, lavanderia, chiesetta, ecc...). Alla fine degli Anni Trenta i ricoveri raggiunsero la cifra di 355 e - grazie a notevoli migliorie - l'istituto si era trasformato in un moderno ospedale psichiatrico. Il secondo conflitto mondiale segnò un periodo di terribili difficoltà per la carenza di cibo, vestiario, riscaldamento e più in generale di assistenza medica. La rinascita fu faticosa, ma con i rinnovamenti e ampliamenti degli anni Cinquanta, alla fine degli anni Sessanta l’ospedale ospitava 500 degenti.»4 Fu dismesso nel ‘78 con la Legge Basaglia, oggi sopravvivono due soli servizi psichiatrici.
Quale è dunque la scommessa per promuovere la rinascita del luogo preservandone la memoria? La proposta del comune mira alla rifunzionalizzazione dell’area, prevedendo la riqualificazione di alcuni edifici per servizi socio-sanitari e sociali. Obiettivo è fornire una risposta all’aumento di popolazione anziana e di persone con disabilità, in un luogo già vocato alle cure. Novità: la gestione integrata dei servizi socio- sanitari e sociali, l’innesco di un processo di progettazione e gestione partecipata dei servizi ATS, ASST, Provincia, Comune, CCIAA, Enti del Terzo Settore, che per ora interessa parte del comparto ma che potrà estendersi all’intera area; infine, l’apertura alla cittadinanza di un luogo chiuso che attendeva da decenni un rilancio anche in chiave di motore di nuove professionalità.
Si chiamerà Monte Salute, prevedendo la riqualificazione del verde con la realizzazione di un piccolo “parco alpino”, il recupero della chiesetta, la creazione di parcheggi interrati. L’area è già connotata dal punto di vista ambientale ed in un contesto, quello a monte della città, che è stato interessato da investimenti importanti dal punto di vista paesistico: i terrazzamenti vitati, il sentiero Rusca che conduce attraverso la val Malenco alla vicina Svizzera e la passerella sulle Cassandre del Torrente Mallero. Di seguito gli altri interventi infrastrutturali.
La realizzazione di una struttura residenziale per disabili gravi, dotata di spazi protetti ma aperti alle visite dei famigliari, nell’edificio delle ex Cucine. La creazione di una struttura ricettiva nell’edificio storico più rappresentativo, l’ex Direzione, all’ingresso del complesso; si tratta di un Ostello etico orientato alla promozione di un turismo dolce, destinato a varie tipologie di ospiti, che potrà essere gestito con la partecipazione dei soggetti fragili e delle loro famiglie. Ancora, il recupero della stecca di epoca moderna del Padiglione Gemelli, per cohousing: alloggi privati pensati per soggiorni medi o lunghi, sia per popolazione fragile che necessita di spazi accessibili e relativamente protetti in un contesto qualificato, sia per rispondere alla domanda di professionisti che vengano da fuori regione. Animazione territoriale, inclusione sociale e lavorativa, accompagnamento all’abitare condiviso, sono le azioni immateriali finanziate dal Fondo FSE+, strettamente connesse alla vita dei padiglioni rinnovati. Il coinvolgimento della cittadinanza è una sfida importante per favorire l’integrazione del quartiere alla città, superando la sua identificazione storica come luogo di dolore. La formazione post diploma e start up imprenditoriali nei settori e servizi di cura, assistenza, housing sociale, turismo etico che si stanno già svolgendo in un istituto professionale localizzato nell’area adiacente alla SUS (le attività della SUS si aprono all’esterno) dovrebbero contribuire a fare dell’area un centro vitale per nuove professionalità. E’ interessante notare che in tema di politiche abitative, la SUS di Sondrio si pone in sinergia con due interventi finanziati dal PNRR in altri ambiti della città per la realizzazione di una struttura housing temporanea e per la realizzazione di infrastrutture sociali per le famiglie, la comunità e il terzo settore.
A cura di Francesca Patriarca.
Si ringrazia il Comune di Sondrio: Luca Verri, Dirigente Servizi alla Persona Ufficio Tecnico; Luca Orsatti, Ufficio Tecnico e Nicla Dattomo, KCity.
Foto di Monica Vinella di proprietà del Comune di Sondrio.
NOTE
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1 - “Interventi finalizzati all’avvio dei processi di rigenerazione urbana” e “Interventi finalizzati alla riqualificazione e valorizzazione del turismo culturale dei borghi storici” d.d.u.o 245 e d.d.u.o 248 15 gennaio ’21.
2 - Importo totale: oltre 206 milioni di euro. 154 milioni PR FESR 2021-2027; 25,9 milioni PR FSE+ 2021- 2027; 26,85 milioni risorse autonome di Regione Lombardia. A queste si aggiungono i 30 milioni FSC Fondo di Sviluppo e Coesione messo a disposizione per l’insorgere di costi inizialmente non previsti, per specifiche situazioni legate alle singole azioni attuative delle Strategie e per la necessità di garantire il rispetto delle previsioni nazionali o comunitarie in materia di Climate Proofing (Accordo per lo Sviluppo e la Coesione tra Regione e Consiglio dei Ministri 7/12/2023).
3 - Totale fondi: 14.380.000 euro PR FESR 2021-2027, 920.000 euro PR FSE+ 2021-2027, 2.400.000 euro FSC, altri fondi €1.550.000.
4 - "Ospedale psichiatrico provinciale Carlo Besta di Sondrio" da: SIUSA/Sistemi Archivistici Soprintendenze.
Data di pubblicazione: 25/02/2025
Data ultima modifica: 26/02/2025